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Zurigo, 16 aprile 2005—Alessandro Curioni, laurea in Chimica Teorica e dottorato alla Scuola Normale di Pisa, ha ricevuto la nomina di vice president e direttore del centro di ricerca di Zurigo, dove opera da 22 anni, succedendo così a Matthias Kaiserswerth, dal primo maggio managing director della Fondazione Hasler.
Alessandro Curioni IBM Fellow dal 2014 e membro del team insignito del Gordon Bell Prize nel 2013, Curioni è un esperto di fama internazionale nell’high performance computing e nella computational sciences, discipline in cui ha contribuito alla soluzione di complessi problemi andati a beneficio di settori come l’aerospazio, la sanità, l’elettronica e i beni di consumo.
Terminati gli studi alla Normale di Pisa, Curioni inizia l’attività a Zurigo nel 1993 e, cinque anni più tardi, entra a farne parte come membro dello staff di ricerca. Prima della nomina al vertice era responsabile del dipartimento di Cognitive Computing e Computational Sciences.
Matthias KaiserswerthMatthias Kaiserswerth è invece entrato in IBM nel 1988 diventando direttore del laboratorio nel 2000. Dopo una parentesi come leader in ambito sales sul territorio elvetico, Kaiserswerth diventa vice president e torna alla guida del centro di ricerca nel 2006.
A Zurigo Kaiserswerth lascia un’impronta durevole. Sotto la sua direzione, il laboratorio ha conosciuto una significativa espansione come dimostrano l’apertura dell’Industry Solution Lab, struttura dedicata ai clienti, e del Binnig and Rohrer Nanotechnology Center. Dal punto di vista della ricerca, ha ottenuto considerevoli avanzamenti nel banking security, nelle smart grids, nell’high performance computing, nelle tecnologie storage, nell’efficienza energetica dei data center e nella nanotecnologia.
Il laboratorio di ricerca IBM, che opera a Zurigo dal 1956, rappresenta una comunità multiculturale e interdisciplinare composta da uno staff permanente, da laureati e da studenti di post dottorato in rappresentanza di 45 nazionalità.
Il centro ha fama internazionale per i risultati scientifici sin qui raggiunti. Basti pensare ai premi Nobel per la Fisica del 1986 e 1987 assegnati, rispettivamente, per l’invenzione del microscopio a effetto tunnel e per la superconduttività ad alta temperatura.